Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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Premesso che: l’acciaieria di Borgo Valsugana, attualmente gestita dalla Borgo Valsugana Steel (BVS) di Acciaierie Venete S.P.A. fonde (secondo i dati forniti dall’associazione ValsuganAttiva) rottami ferrosi con una capacità produttiva 800.000 tonn/anno, provenienti principalmente da fuori provincia e trasportati su gomma; l’accidentale introduzione nel forno fusorio di rottami che possono contenere mercurio ha causato, come segnalato dall’associazione ValsuganAttiva sulla base delle relazioni APPA, superamenti del valore limite di emissione di mercurio nel 2018, nel 2016 e nel 2014, che non possono ritenersi episodi isolati bensì sono indice della necessità impellente di maggiori strumenti di controllo; inoltre, la documentazione di frequenti emissioni non filtrate (diffuse/fuggitive) che ha talvolta dato luogo all’irrogazione di provvedimenti sanzionatori da parte di APPA/SAVA, segnala l’esigenza di potenziare i sistemi di sorveglianza sulle emissioni dell’acciaieria; si aggiunge infine che non è ulteriormente procrastinabile la predisposizione di una maggiore informazione alla popolazione interessata, che richiede maggiore trasparenza in virtù delle diffuse preoccupazioni per l’ambiente e la salute arrecate dalle emissioni dell’acciaieria; il Consiglio della provincia autonoma di Trento impegna la Giunta provinciale a: 1) predisporre l’installazione, nelle due emissioni principali dello stabilimento, di strumenti analizzatori in continuo di mercurio; 2) assicurare rilevazioni periodiche a cadenza, almeno mensile, delle emissioni di sostanze tossiche, quali il mercurio, e di quelle non filtrate, diffuse e fuggitive; 3) prevedere e finanziare un sistema di videosorveglianza sull’acciaieria gestito dall’APPA, in aggiunta al sistema di videosorveglianza aziendale attuale; 4) pubblicare sul sito istituzionale della Provincia con cadenza, almeno mensile, i dati delle rilevazioni e a segnalare in modo chiaro qualora i valori limite di emissione siano stati raggiunti o superati; 5) predisporre l’installazione di deposimetri sul tetto dell’acciaieria affinché sia possibile la caratterizzazione chimica, morfologica e dimensionale delle polveri diffuse e convogliate.
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LUCIA COPPOLA |
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